Qualche anno fa una ragazza di 19 anni parte da Addis Abeba decide di venire in Italia a studiare, a Roma. Trova amici e un territorio accogliente. Finiti gli studi decide di tornare a casa sugli altipiani etiopi. Passa qualche anno a combattere il land grabbing che le multinazionali fanno nelle sue terre. Diventa un persona scomoda tanto che le multinazionali iniziano a minacciarla. E quelle lobby sono così forti che riescono a far spiccare un mandato di arresto nei suo confronti costringendola ad andarsene. Si appassiona e impara l’agricoltura, si ricorda di un viaggio fatto tanti anni prima in Trentino e decide di tornarci. In Val di Gresta trova un terreno civico e un vecchio casolare; se ne avrà cura li potrà utilizzare. CI ricava un piccolo appartamento e un caseificio, compera 15 capre della Val dei Mocheni, si accorge che sono simili alle capre degli altipiani etiopi e prova a introdurre il sistema di allevamento etiope in Val di Gresta, in Trentino a 10 mila km di distanza da dove aveva imparato. Se passate in Val di Gresta, passateci, troverete il sorriso e la competenza di Agitu e del buon formaggio biologico che ha il profumo della terra degli altipiani etiopi.
La ringrazio per essere venuta a raccontare la sua storia a #180secondi.
Il suo racconto dal minuto 54